Gritti Gianbattista Restauri - Restauratore d'arte di mobili antichi

Cassettone ebanizzato metà 1700 area lombarda, Restauro mobili Bergamo

Cassettone con ebanizzature metà 1700 area lombarda

Prima del restauro
Prima del restauro, particolare del piano
Prima del restauro, fori di tarlo ancora attivo
Prima del restauro, importante fenditura sul fianco
Prima del restauro, interni dei cassetti rivestiti con carta dove il tarlo continua il suo degrado senza disturbo.
Particolare di piccole parti mancanti del frontale di un cassetto.
Per dare stabilità al mobile si è preferito rimuovere il telaio frontale per migliorarne la struttura.
Telaio frontale rimosso per la pulitura della vecchia colla dagli incastri ed il nuovo assemblaggio.
Dopo le riparazioni al telaio, la collocazione nella sua sede.
Le guide dei cassetti interne al mobile, rimosse sono rettificate ed integrate.
Riparazioni ed integrazioni ai fondi dei cassetti.
Riparazioni ed incollasggi finali sul piano
Per contenere l'importante fenditura nel fianco sono stati inseriti incastri di tenuta all'interno del mobile
Vistose colature di stesure di vernici nell'ultimo restauro.
Assaggi di pulitura sulle righe ebanizzate, in evidenza le colature di vernice.
Assaggi di pulitura sulla stella al centro del fianco.
Conclusa la fase di pulitura ora in atto il TRATTAMENTO ANTITARLO
Fase di stuccatura, chiusi i fori causati dal tarlo
Fase di stuccatura nelle superfici a vista ed interne dei cassetti
Fase di ripristino della decorazione scura.
Seguendo il disegno inciso con minuziosa attenzione.
Decorazione del cassetto ultimata, da estendere al resto del mobile.
Lucidatura ultimata, particolare del fronte del cassetto.
Lucidatura ultimata, particolare del piano.
Lucidatura ultimata, interni riparati e lucidati a vista.
Lucidatura ultimata, vista laterale.
Lucidatura ultimata, stella nel piano.
Lucidatura ultimata, vista fronte.

Cassettone con ebanizzature metà 1700 area lombarda.

Stato di fatto:
Il mobile costruito in legno di noce dalla struttura ben concepita, i fianchi si innestano nel piano a "coda di rondine", presenta un importante attacco di tarlo ancora attivo, stesure di vernici applicate nel tempo con colature, le parti ebanizzate originali sono molto deteriorate quelle presenti sono eseguite nella fase finale della lucidatura, le maniglie e bocchette presenti non sono originali...

Collezione privata

Ultimo aggiornamento 16-07-15 con 6 nuove immagini.

Portone noce 1600 Restauro mobili Bergamo

Portone in noce 1600

Finito e collocato, particolare del battente..
Pesante battente in ferro originale.
Portone prima del restauro contornato da portale in pietra con stemma Cavalleresco nella chiave di volta.
Prima del restauro, particolare del degrado alla base
Particolare sempre alla base ma dal lato interno.
Fase di rimozione delle due pesanti ante
Prima del restauro, particolare degrado della verniciatura.
Chiusura temporanea eseguita con doppio strato di pannelli, travetti e puntelli edili.
Trasportato in Bottega viene posizionato su supporti per valutare le prime fasi lavorative.
Durante il restauro, rimozione di integrazioni di parti mancanti eseguite con stucco.
Degrado alla base.
Durante il restauro, prove di politura sul fronte del portone.
Integrazioni dei parti mancanti in legno di noce.
Integrazioni dei parti mancanti in legno di noce nelle parti da prima chiuse con stucco non idoneo.
Integrazioni dei parti mancanti in legno di noce esegute.
Riparazioni all'interno delle porte, inserendo nelle fenditure listelli di legno.
Verifica e corretto bloccaggio dei cardini in ferro sul portone.
All'interno del portone un compensato nascondeva le sedi delle due antiche serrature ora mancanti.
Rimozione dalla superficie dalle numerose e tenaci stesure di vernici applicate negli anni.
Particolare della grossa quantità di materiale da rimuovere in fase di pulitura.
Fase di pulitura terminata.
Fase di pulitura terminata, particolare della bocchetta della chiave originale del 600'
Fase di pulitura terminata, particolare della bocchetta della chiave di un periodo successivo.
Fase di pulitura terminata, particolare del battente originale del 600'
Fase di disinfestazione, applicando liquido specifico antitarlo sulla superficie.
La fase di lavorazione ha confermato la sostituzione dello zoccolo di base in abete, legno non idoneo al manufatto.
Dal confronto con la Committenza si è maturatola scelta di rimuovere la parte non idonea.
Particolare della parte inferiore delle due porte pronte ad accogliere con la stessa forma in legno di noce.
Posizionamento del nuovo zoccolo di base in legno di noce.
Fase di stuccatura.
Finito e collocato nelle sue sedi.
Finito e collocato nelle sue sedi con vista della facciata.

Portone a due battenti in noce epoca 1600.

Stato di fatto:
Realizzato in legno di noce, all'interno a tavole verticali di spessa sezione legato trasversalmente con traverse a coda di rondine.
Il degrado ha nel tempo fatto si che la fascia inferiore dello zoccolo fosse sostituita, se pur con legno di larice è previsto, salvo variazioni in corso di restauro, di mantenerlo in quanto storicizzato. Si denota delle difficoltà nella chiusura in quanto i cardini murati hanno subito leggeri cedimenti, che in fase di restauro interverremo a spostare leggermente le cerniere sulla porta per risolvere l'attuale difficoltà, in superficie all'esterno diverse stesure di vernici con sollevamenti e alterazione degli strati, all'interno applicazione dei smalto, ...

Restauro:
In fase di restauro come già ipotizzato, ho trovato conferma della parte interna del portone, per inteso il tavolame di supporto interno e la ferramenta compreso il pesante battente risalgono al 1600, mentre il rivestimento a telaio esterno in noce con tavole bugnate riproposte nella fine del 1700. Lo zoccolo di base dove la pulitura ha confermato la sua sostituzione in legno di abete, non idoneo al manufatto con la Committenza si è maturata la decisione di rimuovere queste due parti e posizionate la medesima forma ma in legno di noce Nazionale.

Collezione privata

Ultimo aggiornamento 01-08-15 con 5 nuove immagini.

Piano mécanique E. Mazzoletti, Place de la Reine, 3 Bruxelles

Pianoforte verticale a cilindro dei primi del 1900

Prima del restauro, vista frontale.
Prima del restauro, particolare del pannello mobile inferiore.
Targhetta originale identicativa in ottone.
Elenco dei dieci brani eseguibili dallo strumento.
Particolare del pannello superiore dipinto su tavola..
Telaio in ghisa dove tensionate le corde musicali, visibili togliendo il pannello inferiore.
Particolare del complesso meccanismo che movimenta lo strumento.
Particolare interno della molla di carica.del meccanismo.
Smontaggio delle parti superiori.
Smontaggio del pannello frontale per le lavorazioni
In evidenza il rullo che attiva la meccanica dello strumento nell'esecuzione dei brani
Rimossi tutti i pannelli dipinti per il loro recupero.
Rimosse parti della spalla interna traballante.
Incollaggio mediante morsetti delle parti della spalla interna.
Precarie condizioni del fondo dove il legno è molto indebolito dell'attacco di tarlo e muffe..
Le robuste ruote in metallo con sostegni in legno molto indeboliti.
Particolare dei sostegni in legno molto indeboliti.
Rimozione di buona parte del fondo per permettere le riparazioni necessarie.
Nella spalla interna sinistra in basso, un intervento di rinforzo non idoneo rimosso per un corretto inserimento.
Placcaggio del necessario rinforzo interno.
Integrazione del fondo con materiale d'epoca, incastri di tenuta.
Fase di riparazione strutturale alla base.
Spaccatura del telaio frontale superiore, dove la precedente riparazione non ha dato buon esito.
Riparazione del telaio frontale, fase di incollaggio.
Prova di pulitura, posizione.
Prova di pulitura, particolare, nelle parti incise emergono tracce di doratura prima non visibili.
Il pannello superiore dipinto presenta un'importante fenditura.
Particolare del pannello superiore dipinto presenta un'importante fenditura.
Particolare della fenditura con riparazione eseguita tempo fa non idonea.
Riparazione del pannello dipinto.
Successivamente alla riparazione dal verso per garantire la corretta tenuta sono stati inseriti incastri di tenuta.
Trattamento antitarlo applicando prodotto specifico avvolgendo ermeticamente il manufatto per accentuarne l'efficacia,
Inserimento di bocchetta in legno mancante, ed attivazione delle due serrature dei pannelli mobili.
Particolare della fase di stuccatura..
Fase di stuccatura completata.
Fase di mordenzatura del legno, eseguendo dove richiesto velature e ritocchi prima della verniciatura a gommalacca.
Prima della chiusura del pannello con tessuto originale sul retro, la parti sono pulite e trattate..
La zona del fondo è consolidata e trattata e le ruote con supporti ben ancorati.
Lucidatura e prove di doratura nelle incisioni, come in origine.
Lucidatura a gommalacca applicata con la tecnica del tampone.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 1° pannello in alto.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 1° pannello in alto, particolare.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 2° pannello in alto.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 2° pannello in alto, particolare.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 3° pannello.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 3° pannello, particolare.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 4° pannello.
Intervento di GRAZIOLI ROBERTA sul recupero nel 4° pannello, particolare.

Pianoforte verticale a cilindro (Piano mécanique).

Rarissimo strumento con carica a molla e rullo con 10 brani con aghi che azionano veri martelletti che battono sulle corde come un tradizionale pianoforte verticale, questa particolarità attribuisce qualità alle sonorità.
Costruito da E. MAZZOLETTI Place de la Reine, 3 Bruxelles, la terghetta riporta tra i vari riconoscimenti un tondo con l'effige di Leopoldo II Re del Belgio dal 1865 al 1909, quindi collocabile come costruzione, osservando le decorazioni nel mobile, probabilmente nei primissimi anni del 900'.

Stato di fatto:
Le 12 formelle dipinte presentano numerosi sollevamenti e alcune perdite pittoriche, alcune riparazioni eseguite nel tempo non idonee hanno favorito ulteriori fessurazioni, numerose stesure di vernici applicate sulla superficie, attacco di tarlo ancora attivo in articolare nella zona inferiore.

Collezione Privata

Immagini dell'intervento, tot. 48

Ultimo aggiornamento 23-11-15 con 9 nuove immagini.

Ribalta Luigi XVI in noce

Prima del restauro
Prima del restauro, interno dei cassetti.
Prima del restauro, particolare delle fenditure presenti nei fianchi.
Prima del restauro, importante degrado nei piedi.
Prima del restauro, schienale non idoneo collocato nella precedente riparazione.
Durante il restauro, rimozione dello schienale non idoneo.
Durante il restauro, durante la lavorazione il rinvenimento di un cassetto segreto.
Durante il restauro, riparazione dell'ossatura del mobile.
Durante il restauro, rimozione delle guide interne per le riparazioni necessarie.
Durante il restauro, smontaggio dei fianchi del mobile per avvicinare ed incollare le fenditure presenti.
Durante il restauro, nei due fianchi inserimento di nuovi incastri di tenuta.
Durante il restauro, posizionamento dei fianchi precedentemente incollati.
Rimozione dei fondi dei cassetti per le riparazioni.
Fondi dei cassetti incollati con nuovi incastri di tenuta.
Cassetti e guide riparate.
Prova di pulitura.
Trattamento antitarlo in atto mediante applicazione di liquido a base di permetrine sigillatura temporanea con polietilene.
Stuccatura con gesso di bologna pigmentato di fori dei tarlo e piccole fenditure.
Attivazione dell'originale serratura del calatoio con una vecchia chiave.
Restauro completato, schienale del mobile.
Restauro completato, particolare della maniglia.
Restauro completato, interno del calatoio.
Restauro completato, particolare della bocchetta.
Restauro ultimato, con calatoio aperto.
Restauro ultimato.

Ribalta Luigi XVI in noce area lombarda della seconda metà del 700'.

Mobile interessato di recente da un intervento di recupero con fasi lavorative non congrue ad un corretto intervento di restauro, molte problematiche strutturali non sono state trattate, lo schienale è stato sostituito con materiale non idoneo e la lucidatura eseguita con vernici sintetiche.

Il mobile visto le condizioni, si è preferito restaurarlo per portarlo al suo antico splendore con un attento intervento di restauro.

Mobile recentemente restaurato, la gallery sopra ripercorre le varie fasi.

Collezione Privata.
La proprietà e intenzionata alla VENDITA, per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ultimo aggiornamento 27-01-16.

-MOBILE VENDUTO-

Cassettone IMPERO con colonne

Prima del restauro, fronte.
Prima del restauro, dietro.
Prima del restauro, fianco sinistro.
Prima del restauro, fianco destro.
Prima del restauro, fondo di cassetto con rinforzi non idonei.
Durante il restauro, Smontaggio dell'ossatura del mobile.
Durante il restauro, fianco smontato per le fasi di riparazione.
Le guide dei cassetti rimosse saranno riparate ed integrate.
Integrazione dell gambe con legno di noce.
Fianco del comò assemblato.
Riparazione dei cassetti.
Integrazione delle guide consumate dei cassetti.
Le originali serrature rimosse dalle loro sedi.
Le originali serrature riparate ed attivate con nuove chiavi.
Simulazione di montaggio di tutte le parti riparate.
A montaggio concluso, posizionamento dei registri delle guide interne.
Fase finale dell'assemblaggio strutturale.
Realizzazione ex novo delle colonne mancanti.
Trattamento antitarlo in atto.
Fase di stuccatura
Fasi iniziali della lucidatura a gommalacca e simulazione delle nuove colonne con capitelli.
Doratura a foglia dei nuovi capitelli e basi delle colonne.
Restauro ultimato.
Restauro ultimato, particolare dello schienale ripristinato.
Restauro ultimato, particolare della colonna.
Restauro ultimato, fronte.

Comò IMPERO con colonne area lombarda.

Mobile interessato in passato da un intervento di recupero con fasi lavorative non congrue ad un corretto intervento di restauro, molte problematiche strutturali non sono state trattate, lo schienale è stato sostituito con materiale non idoneo, le gambe tagliate 8 cm., le attuali maniglie aggiunte all'inizio de 900', le colonne ed i capitelli scolpiti sono andati persi e la lucidatura eseguita con vernici sintetiche.

Collezione Privata

Ultimo aggiornamento 24-02-16 con 4 nuove immagini.

Porta cero neoclassico Restauro mobili Bergamo

Porta cero neoclassico policromo

Prima del restauro
Prima del restauro, particolare degrado ella base.
Prima del restauro, parte tornita.
Prima del restauro, parte scanalata con effetto finto marmo con pesanti depositi di polveri.
Prima del restauro, l'unico piede originale rimasto, anch'esso deteriorato.
Prima del restauro, base a contatto del pavimento.
Assaggi di pulitura nella rimozione delle polveri pesanti.
Assaggi di pulitura nella parte tornita.
Fase di riparazione strutturale nel plinto piramidale.
Fase di riparazione, rimuovendo parzialmente il fondo mi accorgo che contiene ghiaia e sassi come zavorra.
Lavorazione a mano per i nuovi piedi mancanti, come da modello originale.
Nuovi piedi realizzati, il primo a sinistra quello originale.
Lavorazione a tornio della parte superiore mancante.
Lavorazione a tornio della parte superiore mancante, realizzata in legno di acero.
Lavorazione a tornio della borchia mancante nel plinto di base.
Trattamento antitarlo.
Fase di stuccatura.
Integrazione delle parti policrome.
Parte superiore costruita, colorata e patinata.
Parte inferiore tarminata.
Intervento di recupero terminato.
Intervento concluso, confronto del prima e dopo.

Porta cero neoclassico della metà del '700, finiture policrome con parti a finto marmo, in pessime condizioni di conservazione. La parte inferiore del manufatto a modo plinto piramidale, presenta il maggiore degrado causato dall'umidità che ha deteriorato i piedi di cui uno solo originale è rimasto, la parte superiore che accoglie il cero è mancante, come una borchia in legno del plinto di base.

Collezione Privata.

Ultimo aggiornamento 11-04-16 con 5 immagini.

Divano Luigi Filippo metà 800'

Prima del restauro
Rimozione del sedile a molle
La rimozione dell'imbottitura sul fianco fa emergere le riparazioni eseguite all'interno dell'imbottitura ovviamente da riprendere.
Rimozione dell'imbottitura dal telaio dello schienale, per meglio intervenire nelle riparazioni.
Assaggio di pulitura fregio schienale.
Assaggio di pulitura fregio fascia frontale.
Rimozione dei supporti della struttura di seduta imbottita.
Ora liberati gli incastri di tenuta a coda di rondine.
Con una spinta all'interno del divano le traverse si sganciano dal fianco.
Anche la fascia frontale si sgancia nello stesso modo
Nei fianchi fenditure riparate con rinforzi interni non idonei.
Rimossi i rinforzi e ripulite le fenditure per le riparazioni.
Incollati i due fianchi mediante morsetti ed appositi pezzi di legno sagomati.
Negli incastri a "coda di rondine" le due fasce trasversali presentano residui di vecchia colla.
La colla da prima scottata con una pistola termica è stata rimossa meccanicamente.
Fase di incollaggio mediante strettoi e morsetti.
A supporto della struttura esistente, ho realizzato dei rinforzi sotto la traversa dietro...
... e nel telaio dello schienale.
Per una corretta posizione degli strettoi realizzati appositi appoggi in contro sagoma.
Trattamento antitarlo in atto, l'applicazione de prodotto specifico aumenta l'efficacia nell'involucro ermetico.
Fase di stuccatura, l'inizio della lucidatura.
Lucidatura terminata, ora il manufatto è pronto per il lavoro di tappezzeria.
Lucidatura terminata, particolare dello schienale.
Lucidatura terminata, particolare della traversa inferiore.
Lavoro di tappezzeria concluso.
Lavoro di tappezzeria concluso, particolare del bracciolo.
Lavoro di tappezzeria concluso, vista fronte.
Lavoro di tappezzeria concluso, particolare dello schienale.

Divano realizzato in noce nella seconda metà dell'800', area lombarda, le condizioni strutturale sono discrete, presenta dei cedimenti negli incastri di tenuta causa della perdita del potere coesivo della colla, attacco di tarlo ancora attivo, la lucidatura presenta stesure successive a quella originale, la stoffa non più originale.

Collezione Privata.

Ultimo aggiornamento 21-07-16 con 9 nuove immagini.

Portone 600' in larice

Prima del restauro
Prima del restauro, particolare della zoccolatura.
Prima del restauro, particolare della piccola porta.
Prima del restauro, particolare del lato interno.
Prove di pulitura, A: zona prima fase di rimozione, B pulitura completa.
Particolare del prima e dopo la pulitura.
La pulitura ha portato in luce eleganti incisioni con chiodatura.
Prove di pulitura del lato interno del portone.
Pulitura interna in atto.
Pulitura interna terminata.
Pulitura esterna ormai al termine, ma la piccola porta presenta differente essenza costruttiva.
Riparazione, inserendo listelli della giusta essenza nelle fenditure.
Riparazione, integrazioni di piccole parti mancanti..
Riparazione, integrazioni di piccole parti mancanti..
La portina successivamente ricavata dal grande battente con legno non idoneo.
La portina successivamente ricavata dal grande battente con legno non idoneo, ricerca del legno ideale.
La portina successivamente ricavata dal grande battente con legno non idoneo è ora sostituito.
La portina sostituito il legno, ora identificati con punti bianchi la posizione della complessa chiodatura.
Rilievi del motivo delle incisioni dal portone , da riportare sulla portina con la chiodatura.
Scanalatura eseguita tra i due strati di legno della portine predisposti ad accogliere fili della serratura.
Attenta individuazione della posizione della chiodatura.
Incollaggio delle tavole accuratamente scelte sul lato esterno della portina.
Inserimento di antichi chiodi nella portina.
Verso della portina con l'uscita dei vecchi chiodi da ribattere, a destra visibile il filo di traino dei cavi elettrici.
Portina, nuova chiodatura con incisioni.
Battente in ferro, pulito pronto per il trattamento protettivo.
Borchie in ferro mancanti, realizzate e forgiate ex novo per completare quelle mancanti nella parte inferiore esterna.
Borchie in ferro mancanti o non idonee integrate nella parte inferiore.
Particolare della superficie esterna con incisioni a lavoro concluso.
Particolare del rivestimento perimetrale del citofono con dell' antico legno di larice.
Lato interno del portone a fine lavori.
Lato esterno del portone a lavori conclusi.
Fine lavori.
Fine lavori, panoramica facciata.
Battente in ferro, trattato e posizionato sul portone.

Portone di uno storico palazzo che tutt'ora appartiene ad un'importante e Nobile Famiglia per la Città vicino al Duomo nell'affascinante Bergamo Alta, di grandi dimensioni (h. 425 x L.290 cm) strutturato con tavole di supporto in abete sul verso di 4,5 cm. di spess. sul fronte tavole in larice disposte orizzontalmente di 2,5 cm. di spessore contornato poi da cornici perimetrali e da una robusta zoccolatura.

Più volte ripreso in manutenzioni presenta molte stesure di colori, anche se in origine l'attenta scelta del legno, la complessa chiodatura e le eleganti incisioni fanno pensare ad una finitura con legno a vista. Un elegante e finemente cesellato battente in ferro completa un manufatto a prima vista semplice e lineare ma ad un'occhio attento una notevole sobrietà ed eleganza.

Alla fine dell'800' dal battente destro si è ricavato una porticina un piccolo e pratico passaggio pedonale, a pulitura eseguita ci si è accorti che la scelta purtroppo fa quella di abbandonare le originali tavole esterne, perdendo le complessa chiodatura.

Collezione Privata.

Ultimo aggiornamento 26-09-16 con 7 nuove immagini.